La fotocatalisi È il fenomeno naturale in cui una sostanza, detta fotocatalizzatore, attraverso l'azione della luce (naturale o prodotta da speciali lampade) modifica la velocità di una reazione chimica.
In presenza di aria e luce si attiva un forte processo ossidativo che porta alla decomposizione delle sostanze organiche ed inorganiche inquinanti che entrano a contatto con tali superfici.
Il suo funzionamento imita un fenomeno naturale:
la fotosintesi clorofilliana > trasforma sostanze ritenute dannose per l'uomo in sostanze inerti.
Il processo chimico che sta alla sua base È infatti un'ossidazione che si avvia grazie all'azione combinata della luce (solare o artificiale) e dell'aria.
I due elementi (luce ed aria), a contatto con il rivestimento delle superfici, favoriscono infatti l'attivazione della reazione e la conseguente decomposizione delle sostanze organiche e inorganiche (assimilabili a tutte le polveri sottili PM2.5 - PM10), dei microbi, degli ossidi di azoto, degli aromatici policondensati, del benzene, dell'anidride solforosa, del monossido di carbonio, della formaldeide, del metanolo, dell'etanolo, del benzene, dell'etilbenzene, del monossido e del biossido di azoto e biossido di zolfo. I fotocatalizzatori non perdono le loro proprietà con il passare del tempo, poiché agiscono solo da attivatori del processo, non si legano agli inquinanti, restando a disposizione per nuovi cicli di fotocatalisi.
Basta un irraggiamento di luce di alcuni minuti per ridurre del 75% una buona parte degli inquinanti.
I fotocatalizzatori sono efficaci sia per l'inquinamento esterno che per quello interno. Per la corretta attivazione delle superfici fotocatalitiche si prevede l'istallazione di un adeguato impianto di illuminazione che permetta l'emissione di luce nella lunghezza d'onda compresa tra 370 e 400 nm (Ultra Violetta).
Le pavimentazioni segmentali in calcestruzzo, integrato con attivatori fotocatalitici, risultando anche decisamente efficaci nella riduzione di microbi e batteri, sono particolarmente adatte per le riqualificazioni di aree cortilizie annesse a complessi di scuole materne ed elementari, fruite dai bambini nelle ore di gioco ricreativo.